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Carnevale benefico
St. Antonio
Il Carnevale Benefico di S.Antonio nasce nel 1965 per volontà di alcuni abitanti dell’omonimo quartiere, si ricordano quali soci fondatori Osvaldo Sulmoni (Presidente), Aldo Rizzi (Vice Presidente), Renato Solcà e Angelo Bordogna. I primi anni sono, come spesso capita in questi casi, “pionieristici”, per allestire la manifestazione inizialmente di due giorni, il gruppo prese come “base” l’allora ristorante Romantica-Elvetico. Alcuni abitanti ricordano ancora le lotte contro la meteo avversa non potendo avere un capannone, capitava infatti di dover gestire, freddo, pioggia e vento, grande lavoro quindi per cucina e comitato al fine di riparare le caldaie e i cibi cucinati. Il successo arriva in fretta, la manifestazione e vieppiù apprezzata dagli abitanti del quartiere e non solo, il tutto sotto la gestione per due decadi di Osvaldo Sulmoni, ricordato come persona di poche parole, ma pratica e determinata, un punto di riferimento importante per i primi anni, ricchi di soddisfazioni ma anche di difficoltà. Questo carnevale ha avuto nella sua storia diverse sedi, dopo il periodo alla Romantica verso gli anni ’90 si arrivò al capannone (Riscaldato!) presso i laterizi, per poi spostarsi al mitico “Palabonsai”, ricavato dalla chiusura del portico presente sotto la chiesa di S.Antonio, e negli ultimi anni montando, un capannone nel posteggio ai piedi del colle. Il sodalizio e l’apprezzamento cresce, e con esso anche le giornate e le proposte culinarie, oltre al classico “risòtt e cudeghin”, si ricordano la “Balerner Platte”, ma soprattutto nel 2004, l’introduzione dell’apprezzatissimo “Polenta e Merluzzo” al mercoledì delle ceneri, ancora oggi un momento clou del nostro carnevale. Fino a qualche anno fa inoltre, il gruppo a Natale si occupava di fare un pensiero, la famosa “borsetta” con un piccolo omaggio per tutti gli anziani del quartiere di S.Antonio. La società è oggi attiva durante tutto l’anno mettendo a disposizione il navigato team cucina in diverse manifestazioni, sia in paese, e durante il carnevale Sgüra coordina la cucina, propone risòtt e cudeghìtt della domenica, e il sempre apprezzatissimo Polenta e Merlùzz del mercoledì delle ceneri. Il concetto benefico del carnevale è sempre stato del gruppo fin dal lontano 1965, infatti ogni anno l’associazione devolve in beneficenza una parte dei ricavanti in favore di associazioni umanitarie, gruppi del paese, e progetti mirati. Non vi sono dettagli ma si stima che in 60 anni di storia siano stati devoluti in beneficenza non meno di CHF 300'000.-

Gruppo carro
Pincirö
La storia dei carristi Balernitani , lo abbiamo visto, parte dagli anni ’40, e sono forse la categoria che ha avuto più evoluzioni negli ultimi ottant’anni, facciamo quindi una carrellata in questi otto decenni! Interessante notare innanzi tutto, che il gruppo attuale “I Pincirö”, fondati nel 1971, sono un frutto diretto dell’allora Peronospera, vediamo subito il perché. I carristi hanno avuto, per così dire, tre stagioni, sempre legate alla “viticultura”: La Peronospera (malattia tipica della pianta di vite) La Sgràza (il grappolo d’uva, frutto della vite) I Pinciröö ( l’acino d’uva, frutto della Sgràza) I gruppi si sono susseguiti negli anni, e, a quanto ci dicono alcuni documenti, per un periodo La Sgràza e i Pinciröö sono stati affiancati nei vari cortei di carnevale, al termine dell’attività dei “veterani” de La Sgràza, i Pincirö hanno continuato la tradizione. Pincirö è quindi il nome della terza generazione di costruttori di carri di Balerna. Nel 1971 un gruppo di scout della Sezione Scout San Vittore, manifestò il desiderio di esprimere la propria creatività per il carnevale. Il successo ottenuto spronò i genitori dei ragazzi a rimboccarsi le maniche e di anno in anno i Pincirö si costruirono un nome presso le tappe più prestigiose del carnevale ticinese. Tutto nacque durante il ritorno da un campo scout nel luglio 1970, in un treno diretto Nizza-Milano-Chiasso da un idea degli scout Curzio Cavadini, Giovanni Riva, Marco Riva, Fausto Carrara e Fiorenzo Vella. Finito il periodo estivo si iniziò, dopo aver coinvolto gli allora istruttori Don Aurelio Muther e Franco Chazai, la costruzione del primo carro dei Pincirö, l’Apollo 14, poi rinominato “Gibollo 14” visti i bozzi derivanti da una costruzione ancora per così dire naif e manchevole di esperienza. Il carro venne presentato durante il corteo Nebiopoli 1971, dopo un viaggio Balerna-Chiasso….degno di una spedizione spaziale, rientrando alla base,,, senza alcuni pezzi alla sera che si erano persi nel tragitto! Col passare degli anni il gruppo è passato dai classici "quattro amici al bar" ad un numero maggiore di persone. Per questo motivo si è costituito, nel corso del 2000, nella Società di Carnevale "I Pincirö" con sede a Balerna, il cui scopo è quello di promuovere la costruzione e l'animazione di carri di carnevale, nonché altre manifestazioni ricreative. Nei primi anni la dimora dei Pincirö era situata un po' qua ed un po' là, nei vecchi caseggiati del borgo. Poi i carri vennero costruiti in un capannone rimasto vuoto dopo la costruzione del centro commerciale Serfontana. I responsabili del centro donarono il capannone al gruppo quando questi trovò "terra ferma" in via Cereda. Il gruppo investì non pochi mezzi per allestire il capannone, rendendolo adeguato alla costruzione di un carro, e soprattutto termoautonomo. Essere autonomi con il riscaldamento fu cosa non di poco conto, infatti immaginate cosa poteva essere fare “carta e colla”, (cartapesta) nei mesi invernali, con le temperature che spesso potevano far ghiacciare le superfici del carro in costruzione.

Carnevale benefico
La Marediga
Marediga è un quartiere di Balerna dove, nella primavera del 1977, un gruppo di amici ebbe l’idea di organizzare un “carnevale benefico”. Questi amici erano Gianfranco Vassena, Pierwalter Bernasconi, Heinz Furst, Alberto Rotanzi (detto Cicio ul dutur), Mario Rinaldi, Fiorenzo Maffioli, Arnaldo Riva, Gerardo Manzoni e Angelo Mazzola. Quest’ultimo, il mai dimenticato “don Severo” della Compagnia comica di Mendrisio. L’avventura ebbe inizio il 4 febbraio 1978. Lo scopo benefico fu da subito stabilito: qualora ci fossero stati degli utili sarebbero andati in beneficenza. Anche nella scelta del menu non ci fu discussione, maccheroni al ragù! Heinz Furst, ul precisin, per meglio identificarci propose come logo una maschera di carnevale in stile moderno. Le prime cinque edizioni si tennero in via Pestalozzi, la sesta in via Dunant nei posteggi di un palazzo, montando a protezione dal freddo dei teloni di plastica. Durante la prima edizione avvenne che, invece di acquistare maccheroni di consistenza adatta alla cottura in quantità, furono comperati pacchetti di maccheroni che, dopo pochi minuti di cottura, divennero colla! Furono anni durante i quali la lotta contro la meteo era all’ordine del giorno: acqua, vento, neve e freddo la facevano da padroni. La quinta edizione, quella del 1982, viene ricordata per una giornata freddissima, con un vento gelido che congelava la faccia e impediva di lavorare. A protezione della gente del quartiere, che pure partecipò in buon numero, vennero posti dei teloni, alzata una protezione in legno e posizionato un camion del presidente Vassena con la ribalta aperta. Il prezzo del piatto di maccheroni consumato in loco o servito nel secchiello da asporto era 2 franchi! Grazie alla lotteria e alla vendita delle bibite, la prima edizione si chiuse in pareggio. Con la seconda venne elargita la prima beneficenza di fr 700.- a favore di associazioni del paese. Nel 1984 il Comune di Balerna mise a disposizione l’atrio delle scuole, così la 7.a edizione si svolse all’interno, al caldo. Inoltre, oltre alla lotteria, si introdusse la tombola nel pomeriggio. Negli anni successivi il comitato, visto il successo della manifestazione, cercò di potenziare ulteriormente l’organico dei volontari e, nel 1994, diede il via alla coordinazione dei tre gruppi carnevaleschi del paese, pensando alla figura di un sovrano che “governasse” il paese. Così dal 1995 i tre gruppi, S. Antonio, Marediga e i Pinciröö hanno come sovrano il “Re Sgüra” che nel 1996 trovò moglie, la “Regina Sgürina” e, da allora, i Reali Sgüra regnano a Balerna durante il carnevale. (fonte: L’Informatore del 6 aprile 2018 ) Il sodalizio è attivo anche oggi fornendo il suo supporto culinario in alcuni eventi del quartiere della Marediga, quali la Messa di quartiere, e la festa autunnale. Gestisce inoltre a cadenze regolari la “godenda dei formaggi” , cena a base di formaggi il cui ricavato viene devoluto in beneficenza come pure si occupa della preparazione dei maccheroni durante il carnevale Sgüra. Dalla loro fondazione, come recita il loro motto “Aiutateci ad aiutare” hanno elargito diverse centinaia di migliaia di franchi in beneficenza per i più disparati scopi, associazioni e enti benefici.























